Presa di posizione della Cancelleria federale del 24 giugno 2014 in merito all’articolo della SonntagsZeitung, «Geheimgruppe des Bundes will Volksrechte abbauen»

Nei suoi articoli del 22 giugno 2014, la SonntagsZeitung insinua che la Cancelleria federale (CaF) avrebbe previsto uno smantellamento in ambito di diritti popolari. In effetti, la CaF è competente in materia di diritti politici e una cosa che non vuole di sicuro è smantellare i diritti popolari. Rientra fra i compiti cruciali della CaF riflettere sui futuri sviluppi in questo ambito e trovare risposte. Non vi è stato alcun gruppo segreto, bensì un brainstorming, nel frattempo concluso. La costituzione di un gruppo di riflessione è una prassi normale.

Quelli pubblicati dalla SonntagsZeitung sono documenti di lavoro che non rispecchiano l’opinione della CaF. Ciò è stato indicato esplicitamente: «Le tesi evocate non rispecchiano l’opinione della Cancelleria federale o della Sezione dei diritti politici; esse devono piuttosto servire da impulso e punto di partenza per le discussioni in seno al gruppo di riflessione». Come risulta dai documenti di lavoro, le tesi - formulate sulla base di noti dibattiti pubblici - hanno suscitato discussioni controverse nel gruppo di riflessione, così com’era di fatto auspicato in virtù della disposizione dell’esercizio.

La CaF è l'ente responsabile nell’ambito della legge federale sui diritti politici (LDP). Sulla scia della revisione parziale della LDP (messaggio del Consiglio federale del 29 novembre 2013), che prevede nuove disposizioni per le elezioni del Consiglio nazionale nel 2015, si è evidenziata una necessità di considerazioni più approfondite su eventuali, ulteriori passi da intraprendere in materia di riforma dei diritti politici.

A tal fine, a metà gennaio del 2014 la Sezione dei diritti politici della CaF ha istituito un gruppo di riflessione per individuare le opportunità e le sfide che risulteranno in futuro per i diritti politici: proprio per evitare che la CaF si ritiri nella sua torre d’avorio. Durante le sue quattro riunioni, tenutesi tra il 7 marzo e il 23 maggio, il gruppo di riflessione ha discusso di una prima serie di considerazioni inerenti alla necessità di riforma. Esso ha chiuso i propri dibattiti secondo il calendario stabilito.

Il gruppo di riflessione poggiava su una base ampia ed era composto di rappresentanti dell’Amministrazione federale, del mondo della scienza, della giustizia e dell’economia privata (v. elenco dei membri). I partecipanti, tra i quali vi erano anche specialisti del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), sono intervenuti a titolo personale, esprimendo unicamente il proprio parere.

Le competenze fra il DFGP e la CaF sono disciplinate in maniera chiara: a livello costituzionale è responsabile il primo, mentre sul piano legislativo è responsabile la seconda. La questione della compatibilità di talune iniziative con il diritto internazionale è di responsabilità del DFGP; vi sono parimenti coinvolti il Dipartimento federale degli affari esteri e la CaF.

Nelle prossime settimane, la Sezione dei diritti politici valuterà le considerazioni fatte in seno al gruppo di riflessione. I risultati verranno poi elaborati durante i prossimi mesi e anni nell’ottica della futura configurazione dei diritti politici. Se ne dovessero risultare proposte concrete richiedenti modifiche legislative o addirittura costituzionali, tali proposte seguirebbero la via ordinaria (attraverso il Consiglio federale e il Parlamento) e, se del caso, verrebbero sottoposte al referendum obbligatorio o a quello facoltativo.

Berna, 24 giugno 2014

Allegato :
Elenco dei membri del gruppo di riflessione che hanno preso parte ad almeno una seduta

Per ulteriori informazioni:
Ursula Eggenberger, +41 79 312 00 65 / +41 58 462 37 63

 

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