Architettura per i portali delle autorità

Sempre più, le autorità forniscono i loro servizi digitali attraverso appositi portali. L’architettura d’integrazione definisce principi specifici atti a garantire l’interoperabilità fra questi portali, affinché gli utenti possano passare facilmente da un portale all’altro.

I portali delle autorità sono un’offerta importante, poiché danno modo ai cittadini e alle imprese di beneficiare in modalità digitale dei servizi forniti dallo Stato. È nell’interesse di tutti che gli utenti possano passare da un portale all’altro nel modo più agevole possibile. È necessario dunque che i portali siano interoperabili e possano quindi facilmente comunicare fra loro e scambiarsi i dati.

L’«architettura d’integrazione» riveste in tal senso in ruolo importante, poiché fissa i principi che devono applicarsi a tutti i portali delle autorità federali. Ad essa fanno riferimento le autorità che intendono creare o che gestiscono un portale. L’architettura tratta i temi seguenti:

1) Il quadro di interoperabilità tecnologicamente neutro stabilisce in che modo può essere raggiunta la necessaria interoperabilità dei dati.

2) I modelli d’integrazione raggruppano le interfacce necessarie: i due modelli d’integrazione «Implementazione» e «Integrazione» permettono d’integrare in un portale delle autorità un servizio fornito in esterno dalle stesse autorità. I servizi delle autorità possono in tal modo essere forniti su più portali.

L’architettura d’integrazione costituisce la base per l’attuazione delle raccomandazioni scaturite dalla verifica del CDF delle potenziali sinergie dei portali IT della Confederazione (EFK-20386) e della direttiva strategica «Benutzerorientierte Behördenportale».