Circolare del Consiglio federale
3 Rappresentanza di donne e uomini
Dall'adozione, il 14 giugno 1981, dell'articolo 4 capoverso 2 della Costituzione federale del 1874 (oggi art. 8 cpv. 3 Cost.), la Confederazione e i Cantoni si adoperano per eliminare qualsiasi forma di discriminazione di diritto e di fatto di cui le donne possano essere vittime in ambito famigliare, sociale, economico e politico. Il Consiglio federale si permette pertanto di attirare l'attenzione dei Cantoni sull'attuale sottorappresentanza delle donne nel Consiglio nazionale. Per la prima volta dall'introduzione del diritto elettorale e del diritto di voto della donna nel 1971, la quota femminile rappresentata nel Consiglio nazionale nel 2011 non è aumentata, ma al contrario è persino diminuita di mezzo punto percentuale. La quota femminile nel Consiglio nazionale ammontava soltanto al 29 per cento (eletti: 58 donne e 142 uomini). Benché sia leggermente aumentata durante la legislatura in corso (stato al 25 novembre 2013: 31%)15, rimane ancora ben lungi da una rappresentanza equilibrata. È quindi necessario sfruttare queste elezioni per cercare di recuperare lo scarto e bilanciare la preponderante presenza maschile. Nelle sue missioni di osservazione elettorale, nel 2007 e nel 2011, anche l'OSCE/ODIHR ha rilevato la debole rappresentanza delle donne e il numero esiguo di candidature femminili. Il Consiglio federale invita pertanto i Cantoni a richiamare l'attenzione del corpo elettorale su un eventuale squilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini e a rinviare i gruppi candidati alle misure figuranti nel «Prontuario per gruppi candidati»16 della Cancelleria federale (CaF) per promuovere la rappresentanza femminile.
Quota femminile nelle elezioni del Consiglio nazionale 2011 per Cantone
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