Voto elettronico quale terza modalità di voto ordinaria: avvio della procedura di consultazione

(Ultima modifica 19.12.2018)

Berna, 19.12.2018 - Durante la seduta del 19 dicembre 2018 il Consiglio federale ha deciso di avviare la procedura di consultazione concernente il passaggio del voto elettronico all’esercizio ordinario. Con una revisione della legge federale sui diritti politici (LDP) si sancirà il voto elettronico come terza modalità di voto ordinaria ponendo così fine all’attuale fase sperimentale.

In Svizzera la fase sperimentale sul voto elettronico è iniziata nel 2004. Finora sono stati in totale 15 i Cantoni che hanno permesso a parte dei loro aventi diritto di voto di votare per via elettronica in oltre 300 prove svoltesi con successo. In una dichiarazione congiunta nell’aprile 2017 Confederazione e Cantoni hanno ribadito la loro intenzione di porre fine alla fase sperimentale e di sancire il voto elettronico quale procedura di voto ordinaria. Il voto elettronico è uno dei progetti chiave dell’e-government svizzero. Il settore della formazione e della ricerca affronta questa tematica da quasi due decenni dal profilo dell’informatica, delle scienze politiche e della giurisprudenza ed è attivamente coinvolto nel dialogo.

Dopo aver preso atto dei risultati del Gruppo di esperti sul voto elettronico, il 27 giugno 2018 il Consiglio federale ha incaricato la Cancelleria federale di elaborare un avamprogetto da porre in consultazione. Il Gruppo di esperti è giunto alla conclusione che il voto elettronico può essere proposto in modo sicuro e affidabile grazie a sistemi completamente verificabili.

Privilegiare la sicurezza, senza forzare i tempi

La Confederazione e i Cantoni si adoperano affinché il voto elettronico sia introdotto in modo graduale secondo il principio «privilegiare la sicurezza, senza forzare i tempi». Quest’approccio rimarrà valido anche per l’esercizio ordinario. Da un lato il voto elettronico in occasione di votazioni ed elezioni federali dovrà essere autorizzato soltanto se sono soddisfatti i rigidi requisiti di sicurezza prescritti dal diritto federale. Dall’altro, saranno i Cantoni a decidere se introdurre il voto elettronico e gli stessi aventi diritto di voto a decidere se utilizzarlo.

Elementi chiave della procedura di consultazione 

L’avamprogetto mira a creare un’ampia base legale per il voto elettronico. Sancisce formalmente nella legge i principi più importanti per una procedura di voto elettronico affidabile, che oggi sono disciplinati a livello di ordinanza. L’avamprogetto prevede dunque di disciplinare nella legge federale sui diritti politici (LDP) i seguenti aspetti del voto elettronico:

- verificabilità completa* della procedura elettronica di voto e di elezione nel rispetto del segreto del voto;

- trasparenza del sistema di voto elettronico e dei processi operativi (in particolare pubblicazione del codice sorgente);

- certificazione del sistema di voto elettronico e dell’esercizio;

- obbligo dei Cantoni che usano un sistema di voto elettronico di valutare costantemente i rischi connessi al voto elettronico;

- procedura di voto senza barriere per gli aventi diritto di voto disabili.

Per l’utilizzo del voto elettronico deve continuare ad essere necessaria l’autorizzazione del Consiglio federale. I Cantoni saranno tuttavia sgravati sotto il profilo amministrativo. La procedura di consultazione concernente l’avamprogetto si concluderà il 30 aprile 2019.

Situazione iniziale e prossime tappe

Attualmente il voto elettronico viene sperimentato in dieci Cantoni. In cinque di essi (FR, BS, SG, NE, GE) possono partecipare alle prove aventi diritto di voto residenti sia all’estero sia in Svizzera, mentre negli altri cinque Cantoni (BE, LU, AG, TG, VD) possono votare elettronicamente soltanto aventi diritto di voto residenti all’estero. La maggior parte di questi Cantoni pianifica di estendere a medio termine il voto elettronico ad altri aventi diritto di voto residenti in Svizzera. Alcuni Cantoni prevedono d’introdurre questa modalità di voto nei prossimi mesi o anni. La Posta Svizzera metterà presto a disposizione un sistema completamente verificabile. Nel primo trimestre 2019 sarà reso pubblico il codice sorgente di questo sistema e sarà svolto un test pubblico d’intrusione.

*Verificabilità completa

La verificabilità completa deve essere inserita nelle disposizioni di legge quale requisito cen-trale delle procedure di voto elettronico. La verificabilità completa significa che dal momento del voto fino alla determinazione dei risultati possono essere individuati grazie a mezzi indi-pendenti i malfunzionamenti sistematici dovuti a errori di software, errori umani o tentativi di manipolazione. Le prove crittografiche garantiscono che tutti i voti rimangano verificabili senza tuttavia violare il segreto del voto.


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