Adottato il rapporto di gestione 2023 del Consiglio federale

Berna, 07.03.2024 - Il 14 febbraio 2024 il Consiglio federale ha adottato il rapporto di gestione 2023. Questo documento illustra gli affari pianificati nonché i motivi che hanno portato a degli scostamenti rispetto agli obiettivi posti e presenta i principali affari non pianificati. Il 2023 è stato il quarto e ultimo anno della legislatura 2019–2023. Il rapporto traccia pertanto anche un bilancio degli ultimi quattro anni.

Nel 2023 il Consiglio federale ha posto l’accento su importanti temi quali l’introduzione di una garanzia statale delle liquidità (Public Liquidity Backstop) per banche di rilevanza sistemica, la modifica della legge sull’energia e la strategia nazionale concernente la cibersicurezza. Un’altra tematica centrale ha riguardato la stabilizzazione e l’ampliamento della via bilaterale tra la Svizzera e l’Unione europea (UE) con il progetto di un mandato negoziale concernente un pacchetto di accordi, che il Consiglio federale ha posto in consultazione. L’accesso senza ostacoli al mercato interno dell’UE rappresenta la colonna portante del pacchetto, che mira ad aggiornare gli accordi esistenti sul mercato interno e a concludere nuovi accordi settoriali. Tra i principali progetti del Consiglio federale nel 2023 rientrano tra gli altri l’ordinanza concernente l’imposizione minima dei grandi gruppi di imprese, il messaggio concernente una modifica della legge federale sulle ferrovie e il programma Digisanté.

Anche nel 2023 le conseguenze della guerra d’aggressione russa contro l’Ucraina sono state un tema centrale per il Consiglio federale. Oltre alla politica estera e di sicurezza, sono stati d’importanza centrale i settori della migrazione, dell’approvvigionamento di gas ed energia e delle sanzioni. Questi affari sono presentati in un capitolo specifico del rapporto di gestione.

Le misure dell’anno in rassegna si suddividono secondo i tre indirizzi politici che il Consiglio federale si è dato per la legislatura 2019–2023:

  1. la Svizzera assicura la sua prosperità e sfrutta le opportunità offerte dalla digitalizzazione e dallo sviluppo sostenibile;
  2. la Svizzera promuove la coesione nazionale e contribuisce a rafforzare la collaborazione internazionale;
  3. la Svizzera si adopera per la sicurezza, si impegna per la protezione del clima e delle basi naturali della vita e agisce come partner affidabile nel contesto mondiale.

A questi tre indirizzi politici sono stati associati 18 obiettivi, che a loro volta nel 2023 comprendevano 157 affari pianificati. Di questi, il Consiglio federale ne ha attuati 87, tra cui il messaggio sull’Id-e, il messaggio concernente la modifica della legge sui trapianti e la consultazione sul messaggio ERI. Gli scostamenti rispetto agli obiettivi sono tra l’altro da ricondurre alla complessità di alcuni progetti, alla necessità di lavori supplementari oppure a ritardi dovuti agli sviluppi internazionali. Sovente il Consiglio federale riprende negli obiettivi dell’anno successivo gli affari che non ha potuto realizzare nell’anno in rassegna o che ha attuato solo parzialmente. Il rapporto di gestione 2023 comprende anche degli importanti affari non previsti, come ad esempio la Strategia Amministrazione digitale Svizzera 2024–2027, il messaggio sulla revisione parziale della legge sui cartelli e la Strategia vaccini 2023.

Il rapporto di gestione 2023 segna il quarto e ultimo anno della legislatura 2019–2023. Le sfide poste dalle numerose crisi a livello mondiale hanno portato a ritardi in alcuni ambiti. Tre quarti degli affari previsti per la legislatura 2019–2023 sono stati comunque conclusi. Il Consiglio federale traccia quindi per la Svizzera un bilancio positivo degli ultimi quattro anni.

La gestione del Consiglio federale figura all’ordine del giorno delle Commissioni della gestione (CdG) del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati nella primavera 2024. Entrambe le Camere tratteranno il rapporto di gestione nella sessione estiva 2024. Il rapporto viene pubblicato soltanto online.


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