Panoramica

Il bisogno della popolazione di servizi indipendenti da luoghi e orari aumenta. Secondo alcuni studi, le elezioni e le votazioni telematiche rientrano tra le prestazioni elettroniche fornite dalle autorità che sono maggiormente richieste dalla popolazione. L’obiettivo della Confederazione e dei Cantoni è quello di promuovere l’introduzione del voto elettronico (progetto «vote électronique»), al fine di tradurre in forma digitale la cultura e la tradizione dei diritti politici in Svizzera. In questo modo sarà possibile semplificare il processo di voto per le votazioni e le elezioni, impedire che vengano consegnate schede nulle e migliorare l’operazione di spoglio. Il voto elettronico intende dunque essere un’offerta complementare al voto per corrispondenza o al voto espresso personalmente nell’urna. Offre la possibilità di votare in modo accessibile, mobile e tracciabile.

La Confederazione disciplina l’esercizio dei diritti politici in materia federale (art. 39 Cost.). I Cantoni sono competenti per l’esecuzione degli scrutini federali ed emanano le disposizioni necessarie a tal fine. Di conseguenza, la Confederazione e i Cantoni collaborano strettamente nell’ambito del voto elettronico, anche se i responsabili veri e propri del progetto sono i Cantoni. La Cancelleria federale li assiste dal profilo giuridico, organizzativo e tecnico e coordina il progetto a livello nazionale.

La legge federale sui diritti politici (LDP) ha istituito le basi giuridiche affinché il Consiglio federale possa autorizzare la sperimentazione del voto elettronico limitandola sotto il profilo territoriale, temporale e materiale. L’ordinanza sui diritti politici (ODP) ne determina l’attuazione. Nelle oltre 300 sperimentazioni effettuate nel frattempo, 15 Cantoni hanno consentito a una parte dei loro aventi diritto di voto di usufruire del voto elettronico. Fino a due terzi dei votanti di un Cantone che possono avvalersi del canale di voto elettronico optano per questa possibilità.

Voto elettronico nel 2019

All’inizio del 2019 dieci Cantoni proponevano il voto elettronico. I Cantoni potevano scegliere tra due sistemi di voto elettronico che soddisfacevano i criteri stabiliti dal diritto federale: il sistema del Cantone di Ginevra e quello della Posta svizzera.

Nel novembre 2018 il Cantone di Ginevra ha comunicato che non avrebbe più sviluppato ulteriormente il suo sistema, che è stato dunque utilizzato per l’ultima volta in occasione dello scrutinio del 19 maggio 2019.

La Posta Svizzera ha sviluppato un sistema con verificabilità completa. Il codice sorgente di questo software e la relativa documentazione sono stati resi pubblici nel febbraio 2019. Inoltre, il sistema è stato sottoposto dal 25 febbraio al 24 marzo 2019 a un test pubblico d’intrusione.

Nel codice sorgente del futuro sistema della Posta sono state rilevate due importanti falle. Un’altra falla riguarda la verificabilità individuale e dunque il sistema finora impiegato dalla Posta. Pertanto, per la votazione popolare del 19 maggio 2019 tale sistema non era a disposizione. Non vi sono tuttavia indicazioni che a seguito di tale falla i voti espressi in precedenti votazioni siano stati falsati. La falla in questione non riguarda il sistema di voto elettronico del Cantone di Ginevra, per il quale sei Cantoni (AG, BE, GE, LU, SG, VD) hanno ricevuto il nullaosta per lo scrutinio del 19 maggio 2019.

Le misure per garantire la trasparenza (pubblicazione del codice sorgente, test d’intrusione) hanno permesso di acquisire importanti conoscenze e di individuare vulnerabilità. Il 29 marzo 2019 la Cancelleria federale ha pertanto annunciato che intendeva fare il punto della situazione tenendo conto sia dei risultati del test, sia delle falle scoperte dai ricercatori sulla base della documentazione e del codice sorgente. La Cancelleria federale verificherà anche i processi di concessione del nullaosta e di certificazione per i sistemi di voto elettronico.

Il 5 luglio 2019 la Posta ha comunicato che il sistema verificabile individualmente non è più messo a disposizione dei Cantoni. La Posta Svizzera si concentra sulle misure per migliorare il nuovo sistema.

 
 

Passaggio del voto elettronico all’esercizio ordinario

Il 19 dicembre 2018 il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione concernente una revisione parziale della legge federale sui diritti politici (LDP, RS 161.1). Tale revisione prevede la conclusione della fase di sperimentazione e consacra il voto elettronico quale terza modalità di voto ordinaria.

Dalla consultazione risulta che una chiara maggioranza dei Cantoni e dei partiti è favorevole per principio all’introduzione del voto elettronico. La Conferenza dei Governi cantonali e 19 Cantoni sostengono il passaggio all’esercizio ordinario. Tuttavia, i partiti che si dichiarano per principio favorevoli al voto elettronico ritengono che sia ancora troppo presto per compiere questo passo. Il Consiglio federale ha pertanto deciso di rinunciare per il momento alla revisione parziale della LDP.

In occasione della sua seduta del 26 giugno 2019 il Consiglio federale ha inoltre incaricato la Cancelleria federale di provvedere entro la fine del 2020 a reimpostare la fase sperimentale in collaborazione con i Cantoni. L’obiettivo è di raggiungere un’operatività stabile con sistemi dell’ultima generazione. Si tratta in particolare di sviluppare ulteriormente controlli indipendenti, di favorire la trasparenza e la fiducia, nonché di coinvolgere maggiormente il settore scientifico. Dovranno infine essere riesaminati i requisiti e i processi esistenti.

 

Riorganizzazione della fase sperimentale

Il 26 giugno 2019 il Consiglio federale ha incaricato la Cancelleria federale di provvedere a riorganizzare la fase sperimentale del voto elettronico in collaborazione con i Cantoni. L’obiettivo è di raggiungere un’operatività stabile con sistemi dell’ultima generazione interamente verificabili. Il nuovo orientamento della fase sperimentale si basa sui seguenti obiettivi:

  1. sviluppare ulteriormente i sistemi;
  2. garantire l’efficacia dei controlli e della vigilanza;
  3. favorire la trasparenza e la fiducia;
  4. coinvolgere maggiormente il settore scientifico.

Rapporto finale di Confederazione e Cantoni

La Cancelleria federale e i Cantoni hanno redatto un rapporto finale congiunto sulla riorganizzazione e la ripresa delle prove. A tal fine hanno condotto un ampio dialogo con esperti del mondo scientifico e dell'industria e redatto successivamente il rapporto finale con un catalogo di misure. Il catalogo delle misure prevede una realizzazione a tappe delle misure in vista della ripresa delle prove.

Il 18 dicembre 2020 il Consiglio federale ha preso atto del rapporto finale del Comitato direttivo Voto elettronico. Ha incaricato la CaF di attuare gradualmente le misure necessarie per la riorganizzazione e di presentare entro la metà del 2021 un progetto da sottoporre a consultazione con i necessari adeguamenti delle basi legali. Una volta adeguate le basi legali e verificati con successo in modo indipendente i sistemi, sarà possibile riprendere le prove.

Dialogo con esperti del mondo della ricerca e dell’industria

La Confederazione e i Cantoni hanno avviato un dialogo con esperti dei settori dell’informatica, della crittografia e delle scienze politiche al fine di sviluppare le basi per la riorganizzazione del voto elettronico. Qui di seguito figura un elenco degli esperti incaricati dalla Cancelleria federale e dai Cantoni, il questionario con i rispettivi contributi che hanno consentito di avviare il dialogo nonché il riassunto del dialogo. Oltre a rappresentanti della Confederazione e dei Cantoni, al dialogo hanno partecipato pure rappresentanti dei fornitori di sistemi di voto elettronico, invitati dai Cantoni.

Procedura di consultazione 2021

Nella seduta del 28 aprile 2021 il Consiglio federale ha deciso di indire la procedura di consultazione per la riorganizzazione della fase di sperimentazione del voto elettronico. L’ordinanza sui diritti politici (ODP) viene modificata, mentre l’ordinanza della Cancelleria federale concernente il voto elettronico (OVE) è sottoposta a revisione totale. In tal modo si intende istituire una nuova e solida base legale per la fase sperimentale relativa al voto elettronico.

La consultazione si concludeva il 18 agosto 2021.

La relativa documentazione, i pareri e il rapporto sui risultati sono disponibili all’indirizzo: https://www.fedlex.admin.ch/it/consultation-procedures/ended/2021.

Ripresa delle prove nel 2023

Il Consiglio federale ha accordato l’autorizzazione di principio ai Cantoni di Basilea Città, San Gallo e Turgovia per la sperimentazione del voto elettronico negli anni 2023–2025 e per la sperimentazione del voto elettronico in occasione delle elezioni del Consiglio nazionale del 22 ottobre 2023 (cfr. Comunicato stampa del 3 marzo 2023 e Comunicato stampa del 16 agosto 2023). L’autorizzazione di principio si applica a una parte limitata dell’elettorato (Prove di voto elettronico). 

I Cantoni utilizzano il sistema di voto elettronico completamente verificabile della Posta Svizzera. Il sistema e le sue modalità d’esercizio sono stati sviluppati e testati su mandato della Cancelleria federale. Gli interventi la cui necessità è stata constatata nel corso delle verifiche sono inseriti in un catalogo delle misure allestito congiuntamente dalla Confederazione e dai Cantoni coinvolti, d’intesa con la Posta, nell’ottica di un processo di miglioramento continuo (cfr. catalogo delle misure della Confederazione e dei Cantoni). La Cancelleria federale esamina l’attuazione delle misure nell’ambito delle procedure per la concessione del nulla osta.

https://www.bk.admin.ch/content/bk/it/home/politische-rechte/e-voting/ueberblick.html