Il Consiglio federale intende rafforzare la sovranità dei dati anche nel cloud

Berna, 11.12.2020 - Nella sua seduta dell’11 dicembre 2020 il Consiglio federale ha preso atto del rapporto sul fabbisogno di uno «Swiss cloud» e ha conferito l’incarico di valutare quali provvedimenti supplementari adottare. Si provvederà a verificare e concretizzare un sistema di certificazione per i servizi cloud come pure ad affrontare e risolvere le problematiche giuridiche e regolatorie in merito all’utilizzo di tali servizi.

Il 16 aprile 2020 il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di sottoporre a verifiche approfondite la necessità e la fattibilità di uno «Swiss cloud». In collaborazione con i Cantoni e gli ambienti economici e scientifici si è analizzata anche la necessità di intervenire ai fini di una maggiore sovranità dei dati e di una minore dipendenza da fornitori internazionali di servizi cloud.

In linea di principio, i servizi provenienti da cloud pubblici sono interessanti e possono sostenere la competitività delle imprese e delle organizzazioni svizzere come pure delle amministrazioni pubbliche. Offrono vantaggi significativi come la scalabilità, la rapidità, l’efficienza in termini di costi, la professionalità, la qualità e la capacità d’innovazione. Tuttavia vi sono anche svantaggi che possono ridurre i margini di manovra, creare dipendenze, comportare rischi o pregiudicare la sovranità.

Risultati relativi al fabbisogno e conclusioni

Per rilevare il fabbisogno su una base possibilmente precisa e ampia, sono stati consultati responsabili e specialisti dell’economia, del settore scientifico, delle organizzazioni d’intervento e dell’amministrazione pubblica. I risultati ottenuti suggeriscono le seguenti conclusioni:

a.    il fabbisogno di uno «Swiss cloud» in forma di un’infrastruttura tecnica autonoma di diritto pubblico e quale fattore di successo per la piazza finanziaria svizzera non è stato comprovato;

b.    si è molto favorevoli alla creazione di un marchio «Swiss cloud» per un utilizzo sicuro di servizi cloud che soddisfino i requisiti particolari in materia di sovranità dei dati;

c.     rimangono da chiarire questioni giuridiche e aspetti concernenti la partecipazione del nostro Paese a iniziative cloud europee, i servizi di base comuni in ambito di cloud per l’amministrazione digitale svizzera e la garanzia dell’immunità dei dati per le organizzazioni internazionali.

Oltre al fabbisogno di uno «Swiss cloud» sotto forma di un’infrastruttura di diritto pubblico, è stata esaminata anche la questione dei criteri di sovranità che uno «Swiss cloud» dovrebbe soddisfare. Come emerso dall’esame, è fondamentale che la quota maggioritaria dell’organizzazione responsabile sia detenuta dalla Svizzera, che tale organizzazione non dipenda economicamente da gruppi operanti in altri Paesi e che i dati siano elaborati esclusivamente in Svizzera. Inoltre, l’organizzazione responsabile deve sottostare al diritto svizzero e il foro competente deve trovarsi in Svizzera. Infine, non deve essere sottoposta all’obbligo di divulgare i dati a terzi, se non alla giustizia svizzera con la protezione giuridica pertinente.

Coordinamento di provvedimenti supplementari

Sulla base dei risultati del rapporto sul rilevamento del fabbisogno di uno «Swiss cloud», il Consiglio federale ha conferito l’incarico di valutare quali provvedimenti supplementari adottare per

  • verificare e concretizzare un sistema di certificazione per i servizi cloud;
  • affrontare e risolvere le problematiche giuridiche e regolatorie in merito all’utilizzo dei servizi cloud;
  • esaminare l’interconnessione internazionale e la partecipazione della Svizzera a iniziative europee come GAIA-X;
  • sviluppare le basi istituzionali per l’utilizzo di servizi cloud comuni per l’amministrazione pubblica;
  • verificare le condizioni quadro del diritto svizzero e del diritto internazionale per garantire l’immunità dei dati in cloud pubblici per organizzazioni internazionali in Svizzera;
  • condurre un dialogo con i settori per la messa a disposizione di strumenti ausiliari finalizzati a utilizzare i servizi cloud nell’economia tenendo conto delle opportunità e dei rischi di tali servizi;
  • determinare il fabbisogno e concretizzare lo sviluppo di servizi a prova di crisi per i gestori di infrastrutture critiche;

Queste misure vengono coordinate dal settore Trasformazione digitale e governance delle TIC della Cancelleria federale, che avvierà la sua attività il 1° gennaio 2021.

Dal 1° gennaio 2021 non sarà più possibile abbonarsi ai comunicati stampa dell’Organo direzione informatica della Confederazione (ODIC). I comunicati stampa precedenti dell’ODIC rimarranno comunque consultabili sui siti web della Confederazione. I comunicati stampa del nuovo settore della Cancelleria federale per la trasformazione digitale e governance delle TIC (TDT), che dal 1° gennaio 2021 riprenderà i compiti dell’ODIC, possono essere abbonati da subito via NSB.


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