La Cancelleria federale ha convocato una tavola rotonda per discutere della presunta falsificazione delle firme e delle pratiche di raccolta problematiche per i referendum federali che sono venute alla luce. Istituita dalla Cancelleria federale, la tavola rotonda mira a sviluppare congiuntamente un codice di condotta a cui i comitati d’iniziativa e referendari nonché le organizzazioni per la raccolta di firme possano aderire e fare riferimento. Elementi di tale codice potranno essere ad esempio la tracciabilità delle liste di firme o misure sulla trasparenza relative alla strategia di raccolta o riguardo all’impiego di persone remunerate per la raccolta. Ipotizzabili sono anche le condizioni di impiego delle persone preposte alla raccolta delle firme o i requisiti in materia di formazione.
La tavola rotonda è concepita come un organo operativo e si riunirà anche nel quadro di gruppi di lavoro per elaborare i contenuti specifici del codice di condotta. I lavori saranno accompagnati dalla prof. dr. iur. Cesla Amarelle (professoressa ordinaria di diritto all’Università di Neuchâtel, ex consigliera nazionale e già presidente della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale, ex consigliera di Stato del Canton Vaud) e dal dr. iur. Jürg Wichtermann (partner presso Recht & Governance, ex segretario comunale della città di Berna). Risultati sono attesi per la primavera del 2025.
La tavola rotonda è una delle numerose misure che il Cancelliere della Confederazione ha adottato per contrastare le presunte falsificazioni di firme e le pratiche irregolari nella raccolta delle firme. Sono stati inoltre rafforzati i controlli nel conteggio delle firme ed è in fase di attuazione un rigoroso monitoraggio dei processi di raccolta e di controllo delle firme. La Cancelleria federale è anche in contatto con la comunità scientifica allo scopo di esaminare soluzioni tecniche per tutelare da abusi e frodi le raccolte delle firme. La Cancelleria federale continua altresì ad avvalersi del perseguimento penale segnalando i casi sospetti (v. comunicato stampa della Cancelleria federale del 25.09.2024).